lunedì

Nichilismo al Potere


Visto Mark Lanegan Live.
Recensione nichilista: “mi ha fatto quasi più piacere rivedere vecchi amici e berci una birra assieme che assistere uno svogliato e quanto mai annoiato cantautore che, seppur dotato di una voce eccelsa, non ha volontariamente trasmesso un cazzo al proprio pubblico”.
Chiaro che se ti aspetti da una malinconica e tossica icona grunge sorrisi e simpatici siparietti sei fuori strada, ma salire sul palco senza neanche salutare e svolgere svogliatamente il proprio compitino di fronte ad una sala gremita (data sold out con tanto di bagarini nel parcheggio), un po’ stronzo lo devi essere . O forse è tutta colpa del fonico che non ha saputo gestire adeguatamente i suoni.
C’è stato poi il sotterfugio dei 20 € a cd che se lo compravi poi lui te lo autografava (dopo lo show, infatti, e come annunciato da diversi avvisi affissi al banchetto del merchandising, Mark avrebbe incontrato il pubblico.
Inutile dire che il disco l’ho scaricato e IO, da uno che non sa apprezzare la fortuna che ha a girare il mondo senza fare un cazzo se non cantare un paio di ore a sera (sbronzandosi pure gratis) e ciononostante dispone di orde di fan ai suoi piedi, al limite, mi faccio autografare le mie autorevoli chiappe.
Brutta bestia l'invidia.

Però la voce è magnifica e questo è sicuramente il pezzo più bello dell'album.

mercoledì

the Devil you know


Visto l’altra faccia del diavolo. Che dire? A me non è dispiaciuto affatto, per essere un film di genere. Film di esorcismi ne escono almeno un paio la settimana per cui il filone direi che è già abbastanza sdoganato ma sto giro il Demonio si incazza parecchio e ne infesta tre per volta, generando un discreto macello. Questa la trama in sintesi, quella in rete invece recita:” Venuta a Roma per studiare gli esorcismi e realizzare un documentario in materia, Isabella incontra due giovani preti che praticano esorcismi con l'aiuto di strumenti tecnico-medici. Con loro assiste al primo esorcismo della sua vita e ne rimane inquietata. Palesando il vero intento della sua visita si reca allora a trovare la madre, tenuta in un ospedale psichiatrico cattolico perchè vent'anni prima ha ucciso tre persone, proprio mentre le praticavano un esorcismo. La trova piena di tagli che si è provocata da sola e, durante un tentativo di esorcismo nella stanza ospedaliera, la donna rivela la sua effettiva possessione, nonchè l'intenzione del demonio che l'abita di trovare un corpo nuovo”.
C’è il solito sotterfugio del finto documentario che permette a chiunque di autoproclamarsi regista e di non effettuare neanche una inquadratura statica (quella merda di Cloverfield deve aver fatto scuola) ma a parte il mal di mare iniziale, il film si lascia guardare e diverte pure tra una amenità e l’altra.
Di seguito il trailer:

Ed ora un lieto videoclip, che non c’entra un cazzo ma che piace ai giovani…Questi li ho scoperti da poco, sono top album su metalitalia e già da ora, sono ufficialmente loro fanz. Ne metto un estratto di 3 minuti così non annoio troppo il lettore.

E ci allego pure un animated spot dei black sabbath quando ancora ci cantava il solo Dio che non bestemmio. RIP

e pure uno degli anthrax che porta il medesimo titolo. E crepi l'avarizia (vaticana).

sabato

I’m coming back, I will return.


Era ora, qualcuno esclamerà: si riaprono i battenti del bar, una spolveratina al bancone e un altro giro di birre offerte dal sottoscritto.
Si riparte chiacchierando di una pellicola che prende il titolo da un pezzo magistralmente eseguito dai Maestri del Genere (magari non è proprio così ma mi piace pensare il contrario):

Sto pezzo mi esalta a tal punto che lo posto pure live (e chi critica ciò non può che essere fan dei Baustelle).Tra l'altro Tom Araya introduce il pezzo dicendo "this is about horror": meglio del fottuto Elvis Presley.

L’Associazione Druidica, specializzata nel proporre Arte dove meno te lo aspetti, musica alquanto discutibile e banchetti al chiaro di luna, stavolta ha shockato il Mondo conosciuto effettuando un vero e proprio colpaccio (per come la vedo io): invece di sperperare inutilmente denaro facendo esibire per l’ennesima volta i Giardini di mirò ha deciso di contattare Edo Tagliavini (Regista) e proiettare la sua Opera Prima nel Centro Sociale Parrocchiale (geniale la scelta della Sala). Di seguito il trailer: http://youtu.be/i4yBtLTuPfo
Per promuovere l’evento, pubblicizzato solo ed esclusivamente su facebook, io avrei invaso Loreos Angeles di Locandine fasulle di "Habemus Papam" in modo da far accorrere più allocchi possibile (mi riferisco ai credenti attratti dal titolo ed agli adulatori di Nanni Moretti - che notoriamente adorano pure i giardini di mirò).
Purtroppo il Prete non era presente in Sala (probabilmente stava ascoltando Rise and Fall of Academic Drifting) altrimenti avrebbe certamente gradito questa splendida pellicola, che seppur condita da qualche imprecisione, si lascia ammirare nella sua transumanza di stilemi e di generi (anche perché ambientata sul set di un porno movie e con la simpatica partecipazione di Francesco Malcom). Dio lo abbia in Gloria (potrebbe essere un altro titolo per un porno). Vabbè...
Riporto la trama (la copio/inculo -tanto per restare in tema - che facciamo prima):
"Sandra e il suo collega Marco vengono incaricati dal loro capo di realizzare un servizio sul backstage di un film pornografico "d'autore", come sorta di ricatto per non essere licenziati: tutto sarebbe normale routine giornalistica, se la location non fosse quello dove, 15 anni prima, venne uccisa la sorella di Sandra da un serial killer chiamato "Il Chirurgo". Sandra decide di accettare l'incarico, trovandosi però coinvolta in una nuova serie efferata di crimini: chi è il copycat che emula il ben noto serial killer? Ma soprattutto, perché i corpi da lui mutilati tornano in vita come demoni assetati di sangue?"
Nel precisare che il regista si è reso particolarmente disponibile nel fornirmi aneddoti e dettagli sui dietro le quinte, gli incontri con Stivaletti e Simonetti, fornendomi altresì dettagli su produzioni italiane ecc. ecc. e che per questo ringrazio e custodisco gelosamente dentro di me, posto pure l’intervista realizzata dal mio caro amico Franz che, come quello che mi hanno detto essere il nuovo batterista dei Giardini di Mirò, una volta è venuto a sbronzarsi a casa mia.
Ma questa è un’altra storia.