domenica

onora il padre e la madre (e pure i Motörhead)


A ottanta anni suonati Lumet è ancora in grado di dirigere film del genere.
spero di mantenere la stessa lucidità mentale qualora dovessi raggiungere questo tragurado, perlomeno a livello psico-attitudinale. Un'opera drammatica e assoluta, che affronta con estrema sensibilità e senza didascalismo alcuno, la natura distorta, imperfetta e complessa dell'uomo. I flasback su cui verte il film servono a descrivere nel dettaglio le conseguenze inevitabili di un mondo dove il miraggio di pochi soldi è in grado di cancellare ogni altra forma di valore. Niente buonismi del cazzo quindi, questo film è un vero e proprio pugno in faccia, con una trama e un soggetto che sembrerebbero quasi un parto dei f.lli coen.
Andy Hanson, un dirigente finanziario alla disperata ricerca di denaro, convince l'altrettanto squattrinato fratello Hank a rapinare la gioielleria di famiglia. Hank assolda un poco di buono, Bobby, perché lo aiuti nell'impresa, ma il colpo va malissimo e Bobby e Nanette, la madre dei fratelli Hanson, si sparano reciprocamente. Hank portava avanti una relazione con la moglie di Andy, Gina, mentre Andy, segretamente eroinomane, frequentava uno spacciatore d'alto bordo. Hank e Andy si ingegnano per risolvere al meglio i danni provocati dalla disastrosa rapina, ma il loro anziano padre, Charles, scopre il loro coinvolgimento nel colpo alla gioielleria e li segue nei loro ultimi e disperati movimenti. Alla fine, dopo che hanno sparato a Andy e Hank è fuggito, Charles visita Andy in ospedale dove usa un cuscino per soffocarlo".


E visto che l'ultimo album dei motorhead sembrerebbe qualcosa di divino da quanto spacca il culo, pubblico pure questo video. Ascoltatelo e poi vediamo se vi torna la volta di tirarvela ascoltando i le man avec les lunettes, sentendovi per questo moralmente e culturalmente superiori ai vostri simili.
Inoltre mi si chiedeva un giudizio sull'ultimo dei merdallica...
Il solo consiglio che mi sento di dare è di non cadere nella tentazione di comprare death magnetic (io ci stavo per cascare) perchè si tratta di un dischetto ben prodotto e finalmente con qualche buona canzone, ma del tutto referenziale e con alcune autocitazioni imbarazzanti (la strofa iniziale di "the end of the line" è completamente intercambiabile con il refrain centrale di "creeping death"...) Eppure scaricarlo è cosa buona e giusta, tanto per ricordare loro che il jet privato e la porsche di Lars Ulrich gliel'ho pagata pure io, acquistando i primi 4 album. quindi non abbiate alcun rimorso nel farlo.

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