giovedì

mystic river


La settimana scorsa ho ripreso gli allenamenti di athletic boxe. Si fa finta di boxare ma intanto mi tengo in forma e scarico lo stress tirando qualche cartone al sacco (senza che nessun nazistronzo tenti per puro giubilo, di rovinarmi il mio splendido nasino alla francese, con la propria autorità).
Ogni tanto ho pure la fortuna di sentire qualche aneddoto raccontato da un ex campione del mondo o di vederlo allenarsi davanti lo specchio (sembra che danzi).
In più, è bene premetterlo, ho tutti i vizi del pugile a fine carriera senza aver mai disputato un solo incontro. Questione di stile.
Pure de niro faceva finta. Eppure…
Prendetevela con lui.


La stessa sera che ho ripreso gli allenamenti, in tv, c’era million dollar baby, film straordinario almeno fino a 15 minuti dalla fine, che premia la regia e la recitazione dell’immenso Clint Eastwood.
Ma Ieri sera la fottuta rivelazione. Erano tre anni che attendevo di vedere, Mystic River, tratto dal romanzo La morte non dimentica di Dennis Lehane. Sean Penn e kevin Bacon, li arruolerei subito nel gangster movie nichilista che ho in mente. Che poi finisca tutto in tragedia, con scene splatter e zombies in ogni dove, non dovrebbe interessare nessuno. A chi ha cambiato espressione, con quel fottuto ghigno ironico (che intravedo sbirciando tra le righe), ricordo che Tarantino è riuscito a rendere credibile un semplice road movie, infestandolo di vampiri depravati.
Ma tanto è inutile perdere tempo con chi cita Antonioni giusto per darsi un tono (a proposito al boldini c’è appena stata una retrospettiva. Per chi non lo sapesse, era ferrarese…).
toh a proposito di acque torbide...

“Nel 1975 a Boston Sean, Jimmy e Dave sono tre ragazzini come tanti altri che trascorrono sempre assieme il loro tempo libero, ma verranno segnati da un terribile trauma infantile: un giorno Dave, dopo essere stato adescato da due uomini che si fingono poliziotti, viene rapito per quattro giorni, fino a quando riesce a sfuggire ai rapitori.
Venticinque anni dopo, i tre si sono persi di vista. Ma è di nuovo il dolore, che un tempo li aveva separati, a riunirli: Katie, la figlia di Jimmy, viene ritrovata morta, e Sean è il poliziotto incaricato delle indagini. I sospetti di quella morte si appuntano su Dave, la vittima dell'abuso, ma la realtà si rivela molto più complessa e crudele”.

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