lunedì

Ovosodo è cresciuto


Virzì è uno di quei registi che dovrei detestare per la troppa retorica applicata, ma che costantemente riesce a carpire la mia attenzione di cinefilo (graziealcazzo recitano Mastandrea, le tette della Ferilli e una che non conosco ma che merita perché in metà film è svestita).
Ciò che emerge da ogni suoi film è sempre una attenta riflessione su ciò che siamo diventati (o che stiamo diventando), in un mondo crudele ma che fortunatamente ci riserva sempre qualche sorpresa ben gradita.
In questa pellicola viene descritto in modo tragicomico il precariato e l’attuale generazione, quella che già quando mi definivano “X”, appariva profondamente in crisi. Oggigiorno viene addirittura dipinta come una generazione senza alcuno stralcio di ideale. Io credo semplicemente, che invecchiando, cambino le prospettive. E quelli che sono i miei “ideali”, difficilmente potranno rappresentare quelli dei vostri figli (io al limite ne adotto uno, già formato e laureato in economia e commercio). Figurarsi se sono compatibili con quelli delle generazioni precedenti…
Ecco perché concepisco ancora gli assoli come culmine di godimento a metà canzone (e lì si gode tutti assieme).
Ecco forse il motivo di sto groppo in gola che non va né su né giù, come recitava l’omonima pellicola che da il titolo al post. E che noto pure in ognuno di voi. Perché tanto non se ne va mica, crescendo.



Marta é una giovane neolaureata speranzosa e vogliosa di iniziare il suo inserimento nel mondo del lavoro. Trova così un posto presso un call center, pieno di giovani come lei ed anche se tutto é così lontano da quell'ambiente accademico che, con tanta fatica e perseveranza, ha invano rincorso, riesce persino a trarne un iniziale giovamento. Tutto sembra andare secondo i suoi piani, ma ben presto si renderà conto che i suoi progetti e le sue speranze saranno disilluse dalla cruda realtà che si cela dietro un apparente ambiente dinamico che nasconde invece i lati oscuri del lavoro precario…

Ai tempi di ovosodo ascoltavo sempre i 99 posse. Toh, un omaggio pure a zulù.

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6 Commenti:

Blogger Il toro ha detto...

Digal!
Bel film, il migliore di Virzi (e, a dirla tutta, non ci voleva molto. Ovosodo compreso...)
Divertente, ma non leggero; se non particolarmente profondo, comunque a tratti davvero ben riuscito nel raccontare speranze e delusioni di una generazione. (cazzo, peccato sia la nostra).
Non ho capito se la metaforia sia "la vita è una merda, per fortuna si può sempre buttare su una cena quando meno te lo aspetti" o, più semplicemente, "non studiare, meglio fare il meccanico".
Comunque da vedere.

08:33

 
Blogger MakkA ha detto...

per me, il top è quando ne sai a pacchi e ciononostante te ne strafotti, comprondoti una fattoria fuori dal cazzo (tanto per usare dei neologismi).
ma a pensarci bene bisogna fare soldi anche per questo (visto che diventare rockstar a 30 anni è abbastanza improbabile).

06:36

 
Blogger MakkA ha detto...

quindi siamo da punto a capo.(grazie zorz per non lasciare in bianco i commenti).

06:50

 
Anonymous Anonimo ha detto...

ciao Makka ci tenevo a dirti in anteprima la data d'imbarco !!!


5 ott 2008


McPaul

09:51

 
Blogger MakkA ha detto...

Grande Paul!!! Occhio all'albatro e ricordati sempre l'insegnamento del vecchio marinaio.
non dimenticarti le fisherman (sai, per i mari del nord)e di scrivere ogni tanto in che porti approderai.

23:46

 
Blogger Il toro ha detto...

Piacere mio.
kgb, I still watching you.

08:28

 

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