lunedì

tony manero


Come direbbe Sepa: "tanto di cappella".
Tony Manero è un film del 2008 diretto da Pablo Larraín, vincitore come miglior film e miglior attore al Torino Film Festival.
Il film è stato presentato nella Quinzaine des Réalisateurs al 61° Festival di Cannes...E, per quanto mi riguarda, dovrebbe vincere ogni fottuto premio in circolazione, esattamente come Mickey Rourke meriterebbe l'oscar, ancora prima di veder distribuito the wrestler.
"Siamo nel 1979, a Santiago del Cile, in pieno regime di Pinochet: Raùl Peralta, ossessionato dal protagonista del famoso film con John Travolta, passa il tempo a imitarne passi e movenze in uno spettacolo di danza che si tiene ogni sabato in un night-club di periferia. Lo stato di alienazione nel quale si trova a vivere il protagonista, deciso a tutto pur di poter vivere come il suo mito, lo porta a compiere crimini sempre più efferati e senza senso, che passano però inosservati. La lenta e pregressiva follia di Raul finirà per coinvolgere anche le persone che gli stanno vicine."

Una follia disperata come fu in precedenza quella di Trevis Bickle di taxi driver, frapposta al Bateman di American Psycho, senza però averne in dote la naturale ironia nè tantomeno l'ambientazione. ed ora tanto per ricordare gli orrori della dittatura di Pinochet, un vecchio pezzo dei Litfiba che descrive benissimo lo smarrimento, la perdita di identità e il naturale cinismo che scaturisce da una dittatura sanguinaria. Sempre a braccetto col Santo Padre, ovviamente. Come quella volta che vidi Bush e Silviuzzo nostro inginocchiati a piangere sulla sua bara. da non credere.

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