lunedì

Nichilismo al Potere


Visto Mark Lanegan Live.
Recensione nichilista: “mi ha fatto quasi più piacere rivedere vecchi amici e berci una birra assieme che assistere uno svogliato e quanto mai annoiato cantautore che, seppur dotato di una voce eccelsa, non ha volontariamente trasmesso un cazzo al proprio pubblico”.
Chiaro che se ti aspetti da una malinconica e tossica icona grunge sorrisi e simpatici siparietti sei fuori strada, ma salire sul palco senza neanche salutare e svolgere svogliatamente il proprio compitino di fronte ad una sala gremita (data sold out con tanto di bagarini nel parcheggio), un po’ stronzo lo devi essere . O forse è tutta colpa del fonico che non ha saputo gestire adeguatamente i suoni.
C’è stato poi il sotterfugio dei 20 € a cd che se lo compravi poi lui te lo autografava (dopo lo show, infatti, e come annunciato da diversi avvisi affissi al banchetto del merchandising, Mark avrebbe incontrato il pubblico.
Inutile dire che il disco l’ho scaricato e IO, da uno che non sa apprezzare la fortuna che ha a girare il mondo senza fare un cazzo se non cantare un paio di ore a sera (sbronzandosi pure gratis) e ciononostante dispone di orde di fan ai suoi piedi, al limite, mi faccio autografare le mie autorevoli chiappe.
Brutta bestia l'invidia.

Però la voce è magnifica e questo è sicuramente il pezzo più bello dell'album.

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