sabato

faccia d'angelo


Data la mia passione per i gangster movie, non potevo soprassedere alla visione di questa splendida miniserie. Ormai le produzioni sky cinema ci hanno abituati a lavori che lasciano il segno: uno su tutti Romanzo Criminale, che ho amato alla follia. Non avendo sky (che cazzo te ne fai della pay tv quando hai il Mondo della Rete a disposizione) solitamente attendo che passi la bufera mediatica, così poi mi sparo a raffica tutte le puntate, senza indugio e senza attese snervanti per arrivare al tanto sospirato finale.
Pare che buona parte di questa miniserie sia stata girata a pochi km da casa mia (Chioggia e Rosolina). Averlo saputo prima mi sarei precipitato ad assistere alle riprese. La messa in scena della vita di Felice Manero, interpretato da un incredibile Elio Germano, ha suscitato numerose polemiche per il solito fatto che la fiction italiana tende a traslare su schermo, principalmente storie criminali piuttosto che la storia di personaggi positivi. Questo è senz’altro vero ma io sinceramente tutti sti personaggi positivi che meriterebbero una serie non li vedo.

Peccato che la serie si fermi alla seconda cattura del Toso, perché da lì al suo "pentimento" ce ne sarebbero state di cose da raccontare ancora…

Dato che è quasi Pasqua e che i nostri politicanti famelici ci invitano a non mangiare gli Agnelli – per mangiarseli loro travestiti (da loro tanto amati) da lupi, posto un altro pezzo scritto appositamente per la fiction. E nell’augurare un caloroso “Benvenuti in Italia” ai tanti disillusi seguaci leghisti, che per 20 anni hanno vissuto nella speranza di vivere altrove, dedico loro questo pezzo.
«Padania è uno stato della mente e dell'anima», dice Manuel Agnelli, «È il desiderio di cambiare la propria vita e il proprio destino. È un'aspirazione così forte che diventa un'ossessione, tale da far dimenticare i motivi per i quali si sta combattendo, che spinge a realizzare tutto, tranne se stessi».

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