venerdì

saint anger


Stavolta Spike lee ha scazzato, ma di brutto. Io sono un suo fiero sostenitore, è bene premetterlo, ma decidere di raccontare un eccidio nazifascista come se fosse una fiction (revisionando per giunta gli eventi), lo trovo più inopportuno di ogni qualsivoglia pensiero di supremazia razziale.
Nel senso, i nazisti sembrano degli agnellini rispetto alla bastardaggine dello zio Sam.
Perché è chiaro che non può essere un pretesto per arrivare a raccontare i soprusi che da sempre, i ragazzi afroamericani subiscono, quando vengono mandati a morire, in guerra.
Ma è senz’altro un film per chi non sa un cazzo di ciò che è avvenuto in quegli anni. Soprattutto se abita dall’altra parte dell’Oceano o se si fida incondizionatamente della versione ufficiale.

Ad ogni modo, “le indagini su un omicidio compiuto in un ufficio postale di New York, servono a narrare la storia dei soldati afroamericani appartenenti alla 92ª divisione Buffalo che combatterono lungo la linea gotica. Il soldato Sam Train salva un bambino, Angelo Torancelli, che si scoprirà in seguito essere un superstite dell'eccidio di Sant'Anna di Stazzema, avvenuto il 12 agosto 1944, quando le SS compirono una strage uccidendo 560 persone, in maggior parte donne e bambini. Sam Train decide di portare con sè il Bambino, che seguirà lui e gli altri commilitoni. La storia si dipana sulle montagne apuane, tra il fiume serchio e la Versilia. Le storie della gente comune si intrecciano con quelle dei partigiani, dei soldati americani e tedeschi. Nel film si sostiene che l'eccidio è la conseguenza di una rappresaglia, e che tutto è successo per il tradimento di un partigiano. (E non è vero un cazzo).

Alla fine, dopo un aspro combattimento si salveranno soltanto un caporale, Hector Negron, e il piccolo Angelo, il film torna quindi in epoca contemporanea, dove il caporale Hector Negron è sotto processo per l'omicidio avvenuto nell'ufficio postale, e verrà liberato su cauzione grazie all'intervento di Angelo Torancelli”.

Ed ora un pezzo mid tepos da paura. Si chiama heroes, sarebbe la colonna sonora ideale per questo film ed è pure meglio di quella scritta dal Duca Bianco.


Per chi invece sostiene il contrario e vuole Dave Mustaine for President (una sorta di Ferretti ante litteram, recentemente convertito alla religione cristiana e fervente sostenitore della chiesa dei Cristiani Rinati - a cui appartiene anche l’esimio George Walker Texas Ranger Bush) pubblico questa killer song. Così, per par condicio (tanto a me piacciono entrambi. guarda come ci si mantiene gggiovani con il metalz.).

8 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

Pero' c'e' una cosa che tralasci e che e' stata detta e ridetta fin da subito: non si tratta di un film storico, perche' si basa su un romanzo che usa come ambientazione Stazzema e l'eccidio. E' palloso, fa cagare e pare una ficscion, e ho scoperto l'arcano: a inizio film si vede che e' in collaborazione con la RAI. Ecco spiegato perche' stavolta Spike Lee non pare affatto Spike Lee!

00:39

 
Blogger MakkA ha detto...

infatti come storia fa acqua da tutte le parti.
Quale impiegato modello non si porta una pistola tedesca in ufficio? E soprattutto quante possibilità hai di incontrare un traditore toscano (e di riconoscerlo) a distanza di oltre 40 anni, a New York?
Poi il finale stracciamutande con Totò lo cascio che si commuove proprio non mi è andata giù.
Si sono proprio comprati tutto, pure spike lee.

00:49

 
Blogger MakkA ha detto...

è anche vero che Priebke l'hanno beccato in giardino mentre innaffiava il prato. e Provenzano in una cascina accerchiata da pecore. siamo proprio una mandria di creduloni.
meglio buttarla sul metalz valà che da decisamente più soddisfazioni...

00:51

 
Anonymous Anonimo ha detto...

Ehi, a quando un film di Spike Lee sulla metalz? :)

00:54

 
Blogger Il toro ha detto...

Jal Makka se ti deve aver fatto cagare, che me lo recensisci a 4 giorni dalla visione...
Sottoscrivo quanto detto sul filmaccio, poco accattivante e che fa quasi incazzare per chi ha come unico valore fondante di questo Stato di banane quello della RESISTENZA. Poi raccontare quello che vuoi prendendo a pretesto quello che vuoi. Ma non l'eccidio di Sant'Anna, checcazzo.
Aggiungo pure che:
- un film in cui un tedesco, un toscano dal dialetto stretto e un americano (cazzo, sembra una barzelletta) si parlano senza problemi di comunicazione è a prescindere una cagata. Sez. La torrediBabele.
- MAI PIU' ALLA MULTISALA SE NON PER SELEZIONATE STRONZATE ALL'INSEGNA DELLO SCANZONATO DIVERTIMENTO

Comunque lunedì si torna a fare sul serio con La Classe, al Boldini. Era ora.

03:21

 
Blogger MakkA ha detto...

condivido. lasciamo che il popolo bue si strafoghi di pop corn limitandosi a commentare ogni singola scena (come se ci fossero dei premi in palio, ogni volta che si ricognosce un attore).
l'oscar per i dialoghi (fuori scena) tra non protagonisti va sicuramente al vecchietto che a 10 minuti dalla fine di Inland Empire ha sbottato dicendo "Majal ac strunzada ad film". chapeau. della serie "questo film è una cagata pazzesca". 10 minuti di applausi ininterrotti.

04:02

 
Blogger MakkA ha detto...

ah: ORA E SEMPRE RESISTENZA.
eccimancherebbe.

04:04

 
Blogger Il toro ha detto...

quanto al vecchietto ti ricordo anche cosa disse 5 minuti prima:
all'entrata in scena di un nuovo personaggio, mai visto prima in 2h 40 di proiezione, commenta con "Boh?! Ma chi el questchì?! Boh, an lo mina mai vist. Mo fatincular".

07:57

 

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