sabato

l'erba di Jason


Venerdì 13 è il primo film della lunga saga di Jason Voorhees. Il film appartiene al genere slasher ed è del 1980, diretto da Sean S. Cunningham, fu fatto dopo il successo riscosso da Halloween, la notte delle streghe di John Carpenter. È ricordato anche per essere stato il primo film horror ad avere una sicura distribuzione da una major (la Paramount Pictures). Si rivelò un grande successo al botteghino che garantì una lunga serie di seguiti.

Nonostante la critica abbia attaccato il film, diventò uno dei più popolari film horror. Il successo al botteghino portò alla creazione di una lunga serie di film.

Il film è ambientato a Camp Crystal Lake, un piccolo campeggio vicino ad un lago, dove undici anni prima era annegato un bambino, Jason Voorhees. Il campeggio dopo esser rimasto chiuso tutto quel tempo riapre e quando dei ragazzi arrivano, cominciano ad avvenire dei misteriosi omicidi.

Una terribile tragedia si è consumata a Camp Crystal Lake. Tre decenni più tardi un gruppo di ragazzi si reca sul luogo della strage alla ricerca di un campo di marijuana per appropriarsi indebitamente delle cime con l'intenzione di arricchirsi. Accampati nell'oscura foresta, i cinque verranno fatti fuori da un uomo mascherato. Sei settimane dopo un giovane di nome Clay giunge a Crystal Lake a bordo della sua moto (una fottutissima enfield!!!) per cercare la sorella scomparsa. Si imbatterà nello spocchioso Trent che ha invitato alcuni amici a passare il week end nella villa di famiglia che si affaccia sul lago.


Marcus Nispel, che si era affacciato sul cinema proprio con il remake di un horror (Non aprite quella porta), torna a Camp Crystal Lake per riportare sullo schermo il mito di Jason.
E ci riesce benissimo, riproponendo perlopiù tutti gli stilemi cari al remake di Texas Chainsaw Massacre (cunicoli immondi, trabocchetti mozzafiato e frenetiche rincorse, che un bambinone ritardato con un sacco in testa difficilmente riuscirebbe ad effettuare, se non si trattasse di Jason...) anzichè giocarsi la carta del giallo (ovvero la mamma che uccide per vendicare il figlio) come avvenne nel primo venerdì 13...
Comunque un horror godibilissimo, estremamente violento, fedele all'odierno cinema americano, che tralascia quei pochi momenti di respiro solo per ammirare strafighe disinibite e strafatte che o scopano tutto il tempo o scappano per la casa urlando.
E che giustamente vengono fatte a pezzi, perchè francamente tutte quelle urla...elementi che comunque non bastano a rendere il nuovo Venerdì 13 quel cult, che fu. Tuttavia saprà accontentare gli affezionati di sempre di sempre e i fidanzatini che entreranno in sala convinti di vedere quella cagata immonda intitolata "questo piccolo grande amore" -> andrò personalmente a sabotare ogni cinema d'Italia, stasera.
Perchè dopo aver visto albakiara, mi incuto terrore da solo nell'apprendere che questo film verrà presentato in pompa magna il giorno di s.valentino, con sottofondo una lagna inascoltabile di quel coglione di merda di Baglioni (presente pure nella colonna sonora: devi morire), che già aveva rovinato la sigla dei mondiali 2006 (e certe nefandezze Jason non se le scorda).
Ed ora una storia simile, accaduta sul lago di Bodom...eheheheh.

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