mercoledì

altro che caro professore


Neorealismo francese sui giovani d’oggi (ci scatarro su).
Un filmetto premiato a Cannes, ma non con la Coppa del mondo (tanto per dire).
Un diario di viaggio che aiuta a constatare quanto siano cambiati i tempi rispetto alle mie, di scuole medie.
Ieri come oggi, i soli a rimanere illesi, sono sempre e comunque i casi umani. Quelli da insegnante di sostegno, tanto per capirci. Con quel luccìchio negli occhi, vedono sempre il mondo radioso.
Lo stesso luccìchio negli occhi dei vari genitori, convinti di avere figli perfetti(che dovrebbero assolutamente vedere questo film) e che, da bravi educatori, non li vorrebbero mai nel cortile di casa.
Ad ogni modo, senza enfasi né retorica il docente e il regista ci mostrano quanto il ruolo di insegnante sia oggi sempre più complesso e, in qualche misura, colmo di responsabilità (poichè fungono principalmente da educatori).
Il top comunque l’ho provato io quando ho appreso che ad insegnare lettere a mio fratello era Dario, il mio compagno di banco del Liceo (con cui recentemente siamo andati a vedere gli slayer).
Vorrei sapere quanti dei miei insegnanti di lettere ancora in vita, hanno visto gli slayer almeno una volta..
Anche da questo si percepisce che Dario è senz’altro un ottimo insegnante.

François Bégaudeau è insegnante di francese in una scuola media superiore parigina. Facciamo la sua conoscenza mentre si incontra con i colleghi (vecchi e nuovi arrivati) ad inizio anno scolastico. Da quel momento rimarremo sempre all'interno delle mura scolastiche seguendo il suo rapporto con una classe. Il suo metodo d'insegnamento, che si rivolge a un gruppo eterogeneo di ragazzi e ragazze, mira ad offrire loro la migliore educazione possibile in una realtà cui i giovani non hanno un comportamento sempre inappuntabile e possono spingere anche il migliore dei docenti ad arrendersi a un quieto vivere che non richieda confronti e magari scontri con gli allievi. Non tutti infatti apprezzano la sua franchezza e il professor Bégaudeau si troverà dinanzi a un caso che lo metterà in una posizione difficile.


Ed ora un video di un gruppo che non avevo mai postato prima, ma che ascolto spesso, ultimamente (tanto per dimostrare che chi ascolta i beatles, sta sprecando del tempo prezioso).

2 Commenti:

Blogger Il toro ha detto...

Finalmente sono riuscito a vederlo, ieri sera.
Gran film. Vola nonostente la verbosità della sceneggiatura. Per tutte, le parole di premiazione di Sean Penn lo scorso anno a cannes: "The winner is an amazing film, Entre le murs".
Il decadiemnto della nostra società attraverso il veicolo delle generazioni future. ahinoi.
più figa meno playstation.

e adesso sotto coi dardenne, oggi usciti. Ma non lunedì, campionato anche questa settiamna.

01:16

 
Blogger MakkA ha detto...

ormai il blog ha raggiunto il minimo storico. siamo rimasti solo io e te. E sembriamo 2 ghei che disquisiscono su quale album dei beatles preferiscono.

io il lunedì vado al cinema, poche storie.

piuttosto: vieni al bolognesi stasera. si è laureato giacilio e si preannuncia una serata epocale.

03:33

 

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